lunedì 21 novembre 2011

LA DITTATURA 2.0 (BETA)

 HERR FURHER 2.0
In attesa che a Mario Monti compaiano le stimmate e gli italiani incoronino il nuovo messia, mi premono alcune considerazioni.

La Spagna, travolta da crisi e spread, si è permessa di andare al voto. Gesto inconcepibile ed inaccettabile in un paese come il nostro dove la vigliaccheria di una classe politica inutile e dannosa ed incapace di assumersi le responsabilità del caso, ha lasciato campo aperto ad una dittatura illuminata benedetta dal Presidente della Repubblica, cancellerie varie e dai board delle banche.

venerdì 11 novembre 2011

SUPERMARIO BROS.

SUPERMARIO MONTI AND HIS YOUNG CREW MEMBERS
Ce l’han tenuto segreto per tutto questo tempo, ci eravamo rassegnati all’idea di essere un paese irriformabile, ingovernabile. Poi, proprio quando sembrava tutto perso, voilà, il miracolo si è compiuto: Mario Monti, classe 1943, in tutti questi anni è riuscito a mantenere il segreto.Chi lo considerava semplicemente un ottimo docente di economia e commissario europeo, verrà stupito da effetti speciali.

Mario Monti è dotato di poteri fuori dal comune, riesce a riformare le pensioni con l’imposizione delle sole mani, rende D’Alema simpatico con uno schiocco di dita, modifica l’art.18 dello statuto dei lavoratori e la Camusso gli fa le fusa... Diciamoci la verità, questo governo, quest’orgia selvaggia di politicanti che adesso si travestono da statisti moderati contriti e redenti ben descrive la cialtronaggine di questo popolo.

giovedì 10 novembre 2011

PENSIERI DI FINE LEGISLATURA

Berlusconi ha comunicato la sua intenzione di dimettersi, le borse hanno stappato Don Perignon d’annata e poi sono crollate. I BTP italiani nelle prossime settimane verranno stampati in triplo velo dalla Scottex. Forse la credibiltà non dipende, come tutti indistintamente ci vogliono far credere dall’esistenza del cavaliere ma dalla nostra innata incapacità di comportarci da persone serie.

Napolitano chiede risposte immediate dal Parlamento. Più immediato del decreto l’ordinamento non prevede nulla. Peccato che sul decreto sia stato posto il veto. Probabilmente lo spread non avrebbe toccato i picchi stratosferici odierni e ci saremmo risparmiati la filippica della donna più inutile del mondo da Vespa: Rosy Bindi.

sabato 5 novembre 2011

SILVIO LIBERA NOS A MALO

KIT TORTURA PER MALPANCISTI, FUTURISTI ED AFFINI

Ieri sono stato al ristorante a pranzo e a cena. A pranzo ho mangiato dell’ottima pasta fatta in casa, una grigliata mista, verdure grigliate ed un ottimo vino rosso riserva IGT. Ah dimenticavo, il ristorante anche a pranzo traboccava. A cena sono stato in pizzeria con 3 colleghi: abbiamo  ordinato un metro di pizza e bevuto birra. Alle 9:30 al ristorante non c’era più posto.
Domattina, credetici o meno, prendo l’aereo per Ginevra e rientro mercoledi da Lione sempre in aereo. Ho controllato il sito dell’Alitalia e garantisco di non essere l’unico passeggero.

venerdì 4 novembre 2011

SCILIPOFOLLIA

Vi siete mai chiesti cosa può passare nella testa di Domenico Scilipoti da Terme Vigliatore in questi momenti? Può sembrare una domanda apparentemente stupida ma in un momento di crisi epocale come questo non lo è.

Non lo è perché, esistono personaggi come Domenico Scilipoti da cui dipendono il mio ed il vostro futuro, e non è cosa da poco, è una tragedia. Perché se il nostro futuro dipende da individui come lo Scili (Parenzo lo chiama così) un povero cristo senz’arte ne parte, senza idee ne valori (ché l’Italia dei Valori l’ha mollata tempo fa) il futuro non c’è.
“La fiducia? Potrei votare sì… ma anche no…”

mercoledì 2 novembre 2011

GUARDA LA FOTOGRAFIA

«Domani partirò per chissà dove, quasi certo per andare alla morte. Quando tu riceverai questa mia, io non sarò più. Forse tu non comprenderai questo, non potrai capire come non essendo io costretto sia andato a morire sui campi di battaglia. Addio, mia madre amata.... Perdonami dell'immenso dolore ch'io ti reco e di quello ch'io reco al padre mio e a mia sorella, ma, credilo, mi riesce le mille volte più dolce il morire in faccia al mio paese natale, al mare nostro, per la Patria mia naturale, che il morire laggiù nei campi ghiacciati della Galizia o in quelli sassosi della Serbia, per una Patria che non era la mia e che io odiavo. Addio mia mamma amata, addio mia sorella cara, addio padre mio. Se muoio, muoio coi vostri nomi amatissimi sulle labbra, davanti al nostro Carso selvaggio».