domenica 15 gennaio 2012

C'ERANO UN FRANCESE, UN TEDESCO ED UN ITALIANO...

Solo che non è una barzelletta anche se quel che sta accadendo in Europa i connotati della demenzialità li ha tutti. E non c’è niente da ridere.

Mi chiedo cosa sarebbe successo se il downgrade dell’Italia a BBB+ fosse stato assegnato con Berlusconi ancora Presidente. Probabilmente il Sole 24 Ore avrebbe titolato "FATELO A PEZZI". Invece, con lo spread a 530 punti, solo pochi giorni fa il Corriere della Sera sul proprio sito web, con un articolo nascosto a mezza pagina, parlava di soglia psicologica... Come se tutto andasse bene.
Questa è l’Italia che per 18 lunghi anni l’intellighenzia radical chic nostrana ha desiderato ed infine partorito. Questi sono i fenomeni cui no dovremmo delegare, in quanto popolino stolto, la gestione del Paese. Questo è il prodotto marcio di 18 anni di antiberlusconismo militante: punire tutti per punire Lui. Ebbene, ci sono riusciti.

E ora prendiamocela pure con le agenzie di rating manco fossero improvvisamente diventate delle società a delinquere. Ma chi, dico io, con un minimo di cervello può pensare che la direzione impressa dalla Germania e da quello stolto Presidente Francese all’Europa possa farci scampare dal collasso. Il downgrade, in una situazione di incertezza totale come lo è l’attuale situazione europea, è doveroso! Chi garantisce i debiti sovrani? Le conferenze con sghignazzo incluso del duo comico Sarkò, Angelà? E Monti che cavolo sta facendo? Dovrebbe servire gli interessi dell’Italia come Cameron ha fatto per l’Inghilterra ed invece ci sta svendendo alla follia della Cancelliera di Berlino la cui ricetta è la condanna del Belpaese all’espiazione dei peccati tramite collasso economico a solo vantaggio dell’industria tedesca di cui siamo il principale e più forte concorrente europeo.

Ora che anche la Francia, quella che da sempre si crede la primina della classe pur non essendolo, è stata declassata, mi auguro che quel pirla di Sarkozy la smetta di pavoneggiarsi al fianco delle culona teutonica esibendo una grandeur francese che non esiste più dai tempi di Napoleone, perché qui la disfatta di Waterloo è alle porte. E mi auguro altresì che lo stucchevole pangermanesimo dell’uomo Del Monti evapori. Noi siamo italiani, mangiamo gli spaghetti, non i crauti.

Si smetta di raccontare la barzelletta secondo la quale la crisi dell’Europa è la crisi dei debiti nazionali perché questa è solo una parte e neanche la più importante della verità. Il problema si chiama Euro e noi Italiani ne siamo le vittime, non di certo i carnefici. Abbiamo passato gli ultimi dieci anni perdendo competitività sui mercati internazionali ed impoverendoci in nome di una moneta nata sbagliata ed ora ci si chiede di suicidarci per comunque vederla saltare. Perché senza una Banca Europea che stampa moneta e che ci garantisce non ci son santi che tengono. Ecco perché le agenzie di rating mandano a picco l’Europa, perché il rigore tedesco è fallimentare, l’ottusità del governo Merkel è suicida, le ricette sono completamente sbagliate.

Monti o chi per lui si scordi un’altra manovra come quella appena varata. Di sangue da succhiare non ve n’è più. E per cosa poi? Per vedere le nostre aziende andare in crisi e chiudere causa le recessione moraleggiante richiesta dal duo Merkozy e messa in atto senza batter ciglio dal cotonato in loden fatto assumere dall’ufficio di collocamento di Berlino?  

E’ ora che gli italiani alzino la voce, che il peso di questo paese venga tenuto nel giusto conto. Se quel che la Germania vuole è costringerci a bere l’amaro calice della recessione per i prossimi vent’anni, noi abbiamo il sacrosanto dovere di opporci a questa eutanasia assistita: cara Europa a queste condizioni noi vi salutiamo. E non perché siamo dei vigliacchi e degli irresponsabili ma perché a farci perculare da voi mediocri politicanti, ne facciamo volentieri a meno. Pertanto buona fortuna ché con tutti i miliardi dei nostri bond che le vostre banche hanno in cassaforte, vi serve proprio. Noi nel frattempo e senza alcun rancore svaluteremo la vecchia e mai dimenticata liretta e ci faremo un pacco di affari nostri. Catastrofe monetaria per catastrofe monetaria meglio sceglierne una che ci permetta di riprenderci la nostra indipendenza ed autonomia. E voglio vedere a quel punto questi ridicoli pagliacci cosa faranno.

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