PEGGIO DI COSI'... |
Legge di Murphy
Non ho mai preteso dal governo Berlusconi miracoli, non mi sarei mai aspettato i fuochi d’artificio dal governo. Siamo in Italia, un paese storicamente ingovernabile, geneticamente incline all’anarchia dove se per assurdo primo ministro fosse Gesù Cristo gli italiani gli metterebbero scientemente al fianco come Presidente della Repubblica Ponzio Pilato e come Presidente della Camera Barabba ed un PM di nome Giuda catalizzerebbe l’attenzione dei media chiedendone il rinvio a giudizio per evasione fiscale a seguito di moltiplicazione di pani e pesci per difetto di fatturazione. Ed anche l’onnipotente Gesù Cristo diventerebbe in Italia un Povero Cristo come tanti.
Pensavo che il fondo questo governo lo avesse toccato alcuni giorni fa votando contro l’abolizione delle Province. Quando la stessa maggioranza smentisce il proprio programma capisci che anche quell’ultimo briciolo di ottimismo, quell’ultima stilla di speranza che albergava solitaria in qualche recondito meandro del tuo subconscio era solo la proiezione virtuale di un’allucinazione.
Mi sbagliavo, sono riusciti anche questa volta a superarsi, ad abbattere quel sottile limite che separa lo schifo dall’orrore. Alcuni giorni fa la maggioranza ha subito il ricatto di un manipolo di Parlamentari del PDL nonché avvocati, nonché sindaci o presidenti di Province, qualora fosse passata l’eliminazione degli ordini professionali e del doppio mandato (doppie prebende cioè) di chi ricopre cariche pubbliche. Ed il Governo, senza alcun pudore, s’è calato le braghe.
Mi chiedo sempre con più insistenza se abbia ancora senso supportare questo governo presentatosi agli elettori col patentino di liberale e liberista e che ha appena prodotto una manovra che impallidire il mai rimpianto Visco.
Ho votato questa maggioranza per pochi pragmatici e semplici motivi:
- meno tasse
- meno stato
- più liberalizzazioni
- meno vita politica inquinata dalla giustizia
Ed invece ci ritroviamo ancora a mantenere enti inutili ed ultraonerosi come le province che questo parlamento di inetti ed incapaci ritiene utile! Mi ritrovo a dovermi spaccare la schiena, io lavoratore dipendente del settore privato, per mantenere una pletora di impiegati pubblici inutili e fancazzisti e baby pensionati che campano sui sacrifici di milioni di italiani i quali, specialmente in un periodo di crisi come questo, si fanno il mazzo per tenere in piedi intere aziende sull’orlo del baratro.
E chiaramente i mercati non approvano e la borsa, come era facile prevedere, crolla. Non sono manovre finanziarie colossali che risolvono i problemi strutturali ed incacreniti dell’Italia, nessuna manovra, colossale o meno, hai mai sortito effetti positivi che non fossero temporanei. Queste manovre servono solo a rimandare nel tempo riforme che vanno comunque fatte e che saranno solo più onerose. E comunque, ce lo sta dicendo il mercato, il tempo non c’è più.
Avrei votato Bersani e Visco, Vendola e Ferrero per ritrovarmi in questa situazione. Avrei potuto almeno avere il piacere di imprecare e di stramaledirli ad alta voce.
Lo dico con rabbia e rassegnazione: non mi sento più rappresentato da questo governo, da elettore ho ingoiato amaro per 3 lunghi anni l’immobilismo e l’incapacità di questa maggioranza di intraprendere un seppur timido cammino riformatore.
E’ giunto il momento di protestare, di farsi sentire, di pretendere quei cambiamenti che non sono più procrastinabili. Non c’è più tempo, le promesse, le chiacchiere e gli slogan non ci salveranno da un declino ormai avanzato. Il tonfo è dietro l’angolo e sarà pesante e fragoroso.
Nessun commento:
Posta un commento