Vale sempre la pena ricordare che il defenestramento del Governo Berlusconi e 18 anni di guerra civile mediatica e giudiziaria che hanno rovinato un’intero paese hanno alcuni mandanti ben identificabili. Tra questi la cricca di Repubblica e quella del Corriere della Sera meritano una posizione di assoluto prestigio.
Per anni Scalfari, Mieli, De Bortoli e compagnia cantante, aiutati da procure zelanti capaci di inventare inchieste incredibili quanto fallimentari come gli ultimi due mega flop giudiziari del caso Mediatrade e Mills, hanno preteso di insegnarci a campare, di moralizzarci, di venderci la loro idea marcia di democrazia, di dimostrarci quanto fossimo stupidi noi popolino ed illuminati loro che scrutavano l’Italia dalla Torre d’Avorio.
Il Governo Monti rappresenta da un lato il coronamento del sogno onanistico della gauche caviar italiana e contemporaneamente la dimostrazione del fallimento di questa pseudo classe dirigente che ha preteso di sostituirsi con un colpo di stato figurato ad un governo democraticamente eletto. Lo spread doveve scendere di 300 punti all’istante con la ricetta di questi fenomeni, l’Italia sarebbe risorta dalle ceneri e riacquistato quella dignità sulla scena internazionale che nei fatti non ha mai avuto, ma che con Berlusconi aveva distrutto.
Ebbene, la Merkel ha sbattuto la porta in faccia a Monti, trasformando il loro sogno virtuale nel nostro incubo reale. La culona ha detto che dobbiamo arrangiarci, che delle nostre lacrime e sangue richieste a gran voce dal board di tecnici su mandato di quei signori di cui sopra, se ne sbatte, che possiamo affondare come la Concordia, nessuno ci lancerà il salvagente. Di fronte a questo fallimento l’intellighenza radical chic dei salotti buoni si è già imbarcata sulla lancia di salvataggio, Scalfari sembra Schettino, De Bortoli il comandante in seconda. Noi, come sempre è stato, resteremo soli sul ponte sperando di non affogare.
Leggere Repubblica ed il Corriere è paradossale, si parla di affondamenti si, ma solo di quello della nave. Dell’affondamento ben più grave anche se meno hollywoodiano dell’Italia e dell’Europa non se ne preoccupano più di tanto. Gli articoli riguardanti le gravissime dichiarazioni della Merkel o di Draghi sono di secondo piano, bisogna minimizzare, fare finta che tutto vada bene, che vi siano solo piccoli e secondari problemi. Tutto va relegato in oscuri articoli a centro pagina, nelle sezioni di economia.
Di fronte a questa catastrofe annunciata, fanno i pavidi, si nascondono, fan finta di nulla, stanno studiando il piano B. Quando la situazione si farà critica scaricheranno Monti e ci racconteranno una nuova verità, ci venderanno una nuova cartolina del paese.
Dobbiamo ribellarci prima che sia troppo tardi. Questa deficienza di democrazia di fronte ad una situazione apocalittica come il crollo della moneta unica richiede governi forti e rappresentativi e non questo accrocchio di tecnici che non rappresentano nessuno se non gli interessi di questi anti italiani.
Il tempo stringe, non vogliamo più favole. Monti ha il dovere di raccontarci come stanno le cose e di preparare il paese al peggio. Il fallimento dell’Euro con la catastrofe che ne conseguirà è sempre più vicino e non si può continuare a fare finta di nulla come il Corriere e Repubblica pretendono di farci credere. E che questi signori per una volta si tacciano, si vergognino se ne sono capaci e spariscano una volta per tutte. Di danni a questo paese ne hanno già causati abbastanza.
Per anni Scalfari, Mieli, De Bortoli e compagnia cantante, aiutati da procure zelanti capaci di inventare inchieste incredibili quanto fallimentari come gli ultimi due mega flop giudiziari del caso Mediatrade e Mills, hanno preteso di insegnarci a campare, di moralizzarci, di venderci la loro idea marcia di democrazia, di dimostrarci quanto fossimo stupidi noi popolino ed illuminati loro che scrutavano l’Italia dalla Torre d’Avorio.
Il Governo Monti rappresenta da un lato il coronamento del sogno onanistico della gauche caviar italiana e contemporaneamente la dimostrazione del fallimento di questa pseudo classe dirigente che ha preteso di sostituirsi con un colpo di stato figurato ad un governo democraticamente eletto. Lo spread doveve scendere di 300 punti all’istante con la ricetta di questi fenomeni, l’Italia sarebbe risorta dalle ceneri e riacquistato quella dignità sulla scena internazionale che nei fatti non ha mai avuto, ma che con Berlusconi aveva distrutto.
Ebbene, la Merkel ha sbattuto la porta in faccia a Monti, trasformando il loro sogno virtuale nel nostro incubo reale. La culona ha detto che dobbiamo arrangiarci, che delle nostre lacrime e sangue richieste a gran voce dal board di tecnici su mandato di quei signori di cui sopra, se ne sbatte, che possiamo affondare come la Concordia, nessuno ci lancerà il salvagente. Di fronte a questo fallimento l’intellighenza radical chic dei salotti buoni si è già imbarcata sulla lancia di salvataggio, Scalfari sembra Schettino, De Bortoli il comandante in seconda. Noi, come sempre è stato, resteremo soli sul ponte sperando di non affogare.
Leggere Repubblica ed il Corriere è paradossale, si parla di affondamenti si, ma solo di quello della nave. Dell’affondamento ben più grave anche se meno hollywoodiano dell’Italia e dell’Europa non se ne preoccupano più di tanto. Gli articoli riguardanti le gravissime dichiarazioni della Merkel o di Draghi sono di secondo piano, bisogna minimizzare, fare finta che tutto vada bene, che vi siano solo piccoli e secondari problemi. Tutto va relegato in oscuri articoli a centro pagina, nelle sezioni di economia.
Di fronte a questa catastrofe annunciata, fanno i pavidi, si nascondono, fan finta di nulla, stanno studiando il piano B. Quando la situazione si farà critica scaricheranno Monti e ci racconteranno una nuova verità, ci venderanno una nuova cartolina del paese.
Dobbiamo ribellarci prima che sia troppo tardi. Questa deficienza di democrazia di fronte ad una situazione apocalittica come il crollo della moneta unica richiede governi forti e rappresentativi e non questo accrocchio di tecnici che non rappresentano nessuno se non gli interessi di questi anti italiani.
Il tempo stringe, non vogliamo più favole. Monti ha il dovere di raccontarci come stanno le cose e di preparare il paese al peggio. Il fallimento dell’Euro con la catastrofe che ne conseguirà è sempre più vicino e non si può continuare a fare finta di nulla come il Corriere e Repubblica pretendono di farci credere. E che questi signori per una volta si tacciano, si vergognino se ne sono capaci e spariscano una volta per tutte. Di danni a questo paese ne hanno già causati abbastanza.
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