domenica 15 aprile 2012

STRANGOLATI DALLE TASSE

evasione e povertà
Berlusconi per molti, tra i tanti innumerevoli difetti, aveva anche quel suo carattere guascone che lo portava e lo porta tuttora spesso a raccontare barzellette. Chiaramente certa stampa lo massacrava (quella stessa stampa che senza Berlusconi è in crisi di vendite) per l’intollerabile leggerezza e mancanza di buon gusto.


Sebbene Corriere e Repubblica stiano zitti e faccian finta di non accorgersene,sul palco del Bagaglino sta ora imperversando Mario Monti e devo dire che l’alunno oramai supera il maestro. Solo che le battute del primo ministro hanno un che di grottesco, lasciano il riso amaro in bocca. Dopo aver fatto scompisciare i cinesi parlando di riforma epocale dello statuto dei lavoratori in un paese dove i lavoratori i diritti non sanno nemmeno cosa siano se ne è uscito con la seguente battuta al fulmicotone rivolta a noi poveri cristi italici:
“Meglio le tasse che far la fine della Grecia” e in questi giorni a seguito delle critiche piovute dalla stampa internazionale ha chiosato con un bel "Presto vedrete gli effetti positivi di questi cambiamenti" per terminare con la migliore del gruppo: “Crisi superata, Italia solida”.

Capisco che “l’ottimismo è il profumo della vita” ma qui si sta esagerando anche perché al di la delle chiacchiere si sta facendo nulla o quasi per uscire dal pantano. Che ha un nome ed un cognome: spesa pubblica. E che non si risolve uccidendo imprese e ricchezza delle familglie ma tagliando con la scure gli sprechi, lo stato elefentiaco vera metastasi di questo paese, riducendo la pressione fiscale, ridando ossigeno ai consumi e ad un sistema industriale in asfissia permanente da ormai quattro anni e prossimo ad esalare l’ultimo respiro.

Mi ero, ci eravamo illusi che il governo dei tecnici avrebbe fatto ciò che la partitocrazia, per puro spirito autoconservativo, non poteva auto infliggersi ma ci siamo sbagliati. Le Province chiaramente restano ma in compenso ci appioppano l’IMU, privatizzazioni e dismissioni pubbliche neanche a parlarne però l’aumento dell’IVA ce lo meritiamo per non parlare del fiscal compact impostoci dalla Germania che avrà il solo pregio di continuare a massacrarci per i prossimi anni a venire.

E se tutto questo non bastasse, uno Stato immorale, inefficiente e oppressivo ci tratta come dei ladri, farneticando che il problema numero uno di questo paese è l’evasione fiscale addebitando al popolo delle partite IVA la causa principe dei mali dell’Italia, sguinzagliando Equitalia a destra e manca a caccia di facili scoop e titoloni sui giornali. Sembra di vivere in URSS...

Premetto, sono un lavoratore dipendente nel settore privato, ma di fronte a questo sconcio, ad uno stato comprovatamente ladro che abusa e dissipa incoscientemente la ricchezza prodotta da milioni di italiani che ogni giorno si impegnano per tirare avanti la baracca, ad una pressione fiscale ormai disumana e demenziale, ad una classe politica decotta e in via d’estinzione ed in assenza di un’alternativa credibile,l’evasione è un dovere, un gesto estremo di sopravvivenza, un atto rivoluzionario.

2 commenti: