NESSUNA PIETÀ |
Al di la delle Alpi esiste poi un altro paese. Vi abitano i cosiddetti cugini, gente abituata da sempre a lamentarsi che tutto va male, che tutto è da rifare, che nulla funziona ed è il paese delle occasioni perse, del tanto peggio tanto meglio, del “chiagne e fotte”. Benvenuti in Italia.
Alcuni anni orsono, presidente del consiglio era Silvio Berlusconi, venne indetto un referendum che mirava tra le altre cose a ridurre il numero dei parlamentari, a dare più poteri al presidente, ad eliminare il bicameralismo perfetto. In un paese bizantino, in mano a clientele, segreterie di partito, paraculi e cialtroni, un toccasana, una rivoluzione copernicana.
A quel tempo, quella disgrazia nazionale che prende il nome di Partito Democratico occupata a tempo pieno a costruire un’Italia peggiore, convinse (complice il solito vacuo ed etereo PdL) quel popolo di santi, poeti e navigatori, che il referendum avrebbe resuscitato Benito Mussolini, Pinochet, Somoza e Videla contemporaneamente e reso l’Italia una dittatura nazifascista 2.0.
Chiaramente, quei personaggi bizzarri e fantasiosi che abitano il paese a forma di stivale, lo boicottarono, il quorum non venne raggiunto e quella classe politica mediocre ed inefficiente che venne assolta continuò indisturbata a fare quello che aveva sempre fatto: un cazzo.
E poiché repetita iuvant gli italiani han giustamente pensato di comportarsi nuovamente da immaturi perché in fondo lamentarsi è un godimento nazionale ed imbeccati da cialtroni ignoranti ed ipocriti come Santoro, Travaglio, Adriano Celentano e Beppe Grillo, scienziati cioè di fama mondiale, han deciso che era giusto continuare a tirare gasdotti ed oledotti per il mediterraneo, a dipendere energicamente dalle bizze dell’OPEC e di personaggi sui generis come dittatori arabi e satrapi russi e a credere alle favole sulle rinnovabili. Ed in fondo chi se ne frega se la bolletta energetica quest’anno ci massacrerà, se le aziende saranno costrette ad investire gli utili per pagare la luce e non per assumere lavoratori, se gli acquedotti continueranno ad essere colabrodi gestiti da incompetenti ed arraffoni, avremo un motivo in più per scendere in piazza e dire che nulla funziona.
Siamo messi male, va sempre peggio ed il problema è che non vedo soluzioni. Viviamo in un paese dove il governo è attaccato al defibrillatore ed è talmente debole da non avere nemmeno le palle per difendere le proprie scelte. Aver abbandonato la lotta referendaria ed aver vigliaccamente alzato le mani di fronte alla demagogia spiccia di certa feccia prezzolata è vergognoso, intollerabile, imperdonabile. Se non si crede in quel che si fa, se gli attributi per lottare per cause sacrosante non ci sono, se gli ideali ed il futuro dell'Italia sono sacrificabili per qualche poltrona, meglio andare a casa e dedicarsi ad altro.
Non c'è vergogna nella sconfitta se una battaglia giusta viene combattuta coerentemente sino in fondo. Ma lavarsene le mani scegliendo di non scegliere di fatto bloccando lo sviluppo del nostro paese, grida vendetta al cospetto di Dio.
L’opposizione riesce addirittura nell'improbo compito di superare la sciatteria del circo Barnum governativo. In preda al proprio delirium antiberlusconiano Bersani and co. sono ormai partiti per la tangente e se per curare Berlusconi, bisogna curare tutti gli italiani allora è persino accettabile affossare le proprie leggi, la propria dignità e l'avvenire dell'Italia. Caro Bersani, quando hai un po di tempo, nell'intimità, vergognati.
Rottamiamoli, tutti, senza pietà. E’ in ballo il nostro futuro e quello dei nostri figli. Ed il futuro questi signori ce lo negheranno sempre.
Non ho ben capito cosa intendi per "tutti".
RispondiEliminaNon ho capito neanche in cosa sia prima esportatrice la Francia relativamente al nucleare.
In Francia ti hanno spiegato che neanche loro sono indipendenti energeticamente e che importano petrolio (tanto)?
In Francia EDF e gli altri colossi si servono di soggetti come Lavitola e Tarantini?