venerdì 24 settembre 2010

CARO AMICO TI SCRIVO COSI MI DISTRAGGO UN PO


Caro Gianfranco,

sai, son curioso. Eh si, perche domani dirai la “tua verita’”. Perche la verità, quella con tanto di timbri di stato e marche da bollo, la verità, quella vera cioè, quella no, non va, non è sufficiente, non racconta esattamente come stanno le cose. Ora ci vuole la tua di verità. La verità che piace alla gente che piace, quella che frequenta lo yacht club, e parla con la erre moscia, quella che degusta ostriche bretoni e champagne d’annata e disgusta noi, popolino ignorante ed infingardo, che no, non possiamo capire veramente cosa è successo a Montecarlo, col cognatino, la mogliettina, la suocerina.

Perche diciamolo francamente, il sig. Francis ha creato un bel casino confermando quello che tutti sapevamo sin dalla prima ora. O magari pensi che ci fosse un solo idiota, dico uno, in questo paese da operetta che non pensasse che le società ai Caraibi fossero roba vostra, cioè della premiata ditta Fini/Tulliani. Pensi che siamo cosi stupidi che ci serve un discendente di Kunta Kinte per sapere come va il mondo nonostante Perina, D’Avanzo, Travaglio e marmaglia ci provino da sempre a farci passare da coglioni e servi?

E però ora che si fa? Esiste un piano B per fottere Berlusconi e popolo votante? Perche caro Gianfranco loro, quelli con la schiena dritta, gli onesti al tartufo bianco d’Alba e vacanze in Patagonia che fa tanto chic, su te avevamo puntato tutto, ma proprio tutto, mamma compresa. Adesso chi glielo spiega che la festa è finita, che li hai fregati, che hai fatto il mariulo e che Berlusconi vi ha inchiappettato tutti anche stavolta. E stavolta fa male, tanto male, altro che vasellina… Han persino riesumato di corsa Veltroni dal sarcofago visto che Bersani è ridotto peggio dello zio Fester. Ma cosi non si va lontano, questa è solo la forza della disperazione.

Sai, alla fine di tutto l’unica cosa che mi domando è: PERCHE? Eri lanciato, sembrava che nessuno potesse fermarti, avevi uno stuolo di seguaci lungo da Ortisei a Lampedusa, tutti pendevano dalle tue labbra, me (povero illuso) compreso… Devo dirti che questa domanda me lo sono fatta parecchie volte e che alla fine credo pure di aver trovato la risposta… Te la dico su un orecchio, piano piano, perche è imbarazzante… Sai quel detto “tira piu un pelo di …. che un carro di buoi”

E’ per quel motivo vero?

Siamo uomini, siam sensibili. Capita, quella roba li fa brutti scherzi, può far perdere la ragione. E non vergognartene piu di tanto, è dai tempi di Achille che il mondo va cosi. Anche il tuo Lucianone Gaucci, c’era caduto come una triglia…

Un abbraccio.

Caravaggio

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