Quanto leggete sotto non è una trascrizione presa dalla famosa telenovela sudamericana “Anche i ricchi piangono” anche se la qualità demenziale dei dialoghi lo farebbe pensare. No, è invece un estratto dei virgolettati di Repubblica (la c.d. stampa libera) di un articolo di due giorni fa. Non me lo sono inventato, è un capolavoro di disinformatija sovietica made in largo Fochetti.
Consiglio di leggerlo ascoltando questa musica per meglio entrare nell'atmosfera ed immedesimarsi nei personaggi, questo dialogo è straordinario...:
Gianfra (tono fermo, sguardo gelido, barba di due giorni, occhiaie, Marlboro di ordinanza serrata tra le labbra): «Io adesso devo dare una versione trasparente e netta di quel che è successo. Devi dirmi la verità. Darmi il nome del proprietario. Ora dimmi se sei tu...»
Betto (frignando, capello impomatato, polo rossa con stemmino della Ferrari impresso ed autografo di Alonso): «Non potete calunniarmi, se dite che sono io il proprietario dite il falso».
Gianfra (inamovibile, condanna a morte impressa nello sguardo, sibilando come un cobra): «Se non sei tu dimmi chi è».
Betto (singhiozzando, lacrimoni lungo le guance): «Non lo so, quella è una società, non so chi ci sta dietro, ma di certo non io!!!»
Gianfra (sguardo torvo e minaccioso, tono tagliente, ultima boccata, si fuma pure il filtro): «Visto che tu non me lo dici, rivelerò in video tutti i miei dubbi. Anche quelli che nutro su di te...».
Betta (in lacrime, voce spezzata dal singhiozzo,tailleurino di Caraceni Femme, tacco da dodici di Cesare Paciotti, camicetta aperta sino al terzo bottone che non guasta, un filo di perle a contornare il viso, pettinatissima): «Gianfranco, devi fidarti di mio fratello. Ti giuro sulle nostre figlie che ti sta dicendo la verità!!! ».
Gianfra: (in preda ad un attacco d'ira): «Allora è vero, forse questo ragazzo ci ha raggirati.......Restituisci la casa e chiudiamo questa triste vicenda....»
Betto (un'ameba, testa bassa, bianco come la carta, un uomo da buttare):« (…) che comunque non è mia e, ti ripeto, ignoro chi sia il proprietario»
Questa è pornografia, di qualità, ne converrete, Larry Flint ha tanta strada ancora da percorrere per raggiungere le vette assolute di Ezio Mauro.
Adesso chiudete gli occhi di nuovo e fate partire questa base musicale, fatela andare per un 20 secondi e poi leggete.
le frasi qui sotto sono estrapolate da un video che spopola su YouTube
Gaucci: «Sono un fatalista, pensando al fatto che eri compagna di scuola di mio figlio Alessandro, destino ha voluto che ci incontrassimo e ci amassimo».
Elisabetta: «Sì, è questione di destino. Tu mi hai subito colpito quando venivo a casa di Alessandro (il figlio ndr)».
Oppure.
Gaucci: «Elisabetta cosa leggi?».
Elisabetta: «Una grande storia d’amore».
G: «Ah, ma lo sai che potrei essere tuo padre?»”.
E: «E allora io potrei essere tua figlia».
G: «E per fortuna non lo sei…».
Non so perche ma quando ho letto Elisabetta giurare sui figli poco sopra, non ho potuto che scoppiare a ridere pensando a questo dialogo da commedia pecoreccia anni 80 con Lino Banfi...
Chissà se ha giurato pure di amare Lucianone... Chissà. Giurare dalle mie parti è ancora considerata una cosa seria.
Consiglio di leggerlo ascoltando questa musica per meglio entrare nell'atmosfera ed immedesimarsi nei personaggi, questo dialogo è straordinario...:
Gianfra (tono fermo, sguardo gelido, barba di due giorni, occhiaie, Marlboro di ordinanza serrata tra le labbra): «Io adesso devo dare una versione trasparente e netta di quel che è successo. Devi dirmi la verità. Darmi il nome del proprietario. Ora dimmi se sei tu...»
Betto (frignando, capello impomatato, polo rossa con stemmino della Ferrari impresso ed autografo di Alonso): «Non potete calunniarmi, se dite che sono io il proprietario dite il falso».
Gianfra (inamovibile, condanna a morte impressa nello sguardo, sibilando come un cobra): «Se non sei tu dimmi chi è».
Betto (singhiozzando, lacrimoni lungo le guance): «Non lo so, quella è una società, non so chi ci sta dietro, ma di certo non io!!!»
Gianfra (sguardo torvo e minaccioso, tono tagliente, ultima boccata, si fuma pure il filtro): «Visto che tu non me lo dici, rivelerò in video tutti i miei dubbi. Anche quelli che nutro su di te...».
Betta (in lacrime, voce spezzata dal singhiozzo,tailleurino di Caraceni Femme, tacco da dodici di Cesare Paciotti, camicetta aperta sino al terzo bottone che non guasta, un filo di perle a contornare il viso, pettinatissima): «Gianfranco, devi fidarti di mio fratello. Ti giuro sulle nostre figlie che ti sta dicendo la verità!!! ».
Gianfra: (in preda ad un attacco d'ira): «Allora è vero, forse questo ragazzo ci ha raggirati.......Restituisci la casa e chiudiamo questa triste vicenda....»
Betto (un'ameba, testa bassa, bianco come la carta, un uomo da buttare):« (…) che comunque non è mia e, ti ripeto, ignoro chi sia il proprietario»
Questa è pornografia, di qualità, ne converrete, Larry Flint ha tanta strada ancora da percorrere per raggiungere le vette assolute di Ezio Mauro.
Adesso chiudete gli occhi di nuovo e fate partire questa base musicale, fatela andare per un 20 secondi e poi leggete.
le frasi qui sotto sono estrapolate da un video che spopola su YouTube
Gaucci: «Sono un fatalista, pensando al fatto che eri compagna di scuola di mio figlio Alessandro, destino ha voluto che ci incontrassimo e ci amassimo».
Elisabetta: «Sì, è questione di destino. Tu mi hai subito colpito quando venivo a casa di Alessandro (il figlio ndr)».
Oppure.
Gaucci: «Elisabetta cosa leggi?».
Elisabetta: «Una grande storia d’amore».
G: «Ah, ma lo sai che potrei essere tuo padre?»”.
E: «E allora io potrei essere tua figlia».
G: «E per fortuna non lo sei…».
Non so perche ma quando ho letto Elisabetta giurare sui figli poco sopra, non ho potuto che scoppiare a ridere pensando a questo dialogo da commedia pecoreccia anni 80 con Lino Banfi...
Chissà se ha giurato pure di amare Lucianone... Chissà. Giurare dalle mie parti è ancora considerata una cosa seria.
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