domenica 10 ottobre 2010

BOCCHINO A SANTORO





Non vorrei far passare il mio disappunto nei confronti del Presidente della Camera Fini come un’ossessione personale ma resta il fatto che io non sopporto che questo signore continui imperterrito a prendere in giro se non tutti gli italiani, quantomeno i suoi vecchi elettori.


L’altra sera ad Annozero è andata in onda l’ennesima, vergognosa, insopportabile, sconcia, marchetta.Vedere il comunista baffone Ruotolo, braccio armato del silviofobo Santoro, “intervistare” scondinzolando il fascista Fini è stato talmente zuccheroso che un diabetico avrebbe corso il rischio di restarci secco. E mi son chiesto tra l’altro come i soliti ipocriti di sinistra, sempre pronti ad insultare Vespa (colpevole, ricordiamolo, di fare una trasmissione equilibrata) siano potuti rimanere zitti mentre i denti gli si cariavano. E continuano, tra l’altro a menarla con il conflitto d’interessi, servizio pubblico e la libertà di stampa, il pudore da quelle parti non sanno nemmeno cosa sia.

Perdonatemi lo sfogo e torniamo a parlare della pomiciata tra Ruotolo e Fini. Premesso che Gianfranco Fini in 3 mesi non si è degnato di fornire alcuna spiegazione ma si è limitato ad autoassolversi rifiutando qualunque tipo di confronto (lui che impudicamente affermò che la stampa libera non è mai abbastanza), col giornalista Rai la pagliacciata è andata ancora oltre. Leggete cosa ha affermato l’onorevole Fini mentre spolverava le scarpe sullo zerbino Ruotolo:

“Io sono il primo a voler sapere la verità dato che sono stato colpito da questa vicenda sia in termini familiari, che politici. Altro che accanimento e libertà di informazione. Io ho il diritto più di ogni altro di conoscere la verità… “

Partiamo dalla verità bugiardo d’un presidente, visto che il giornalista d’assalto Ruotolo questa volta si è semplicemente limitato a farle gli occhietti dolci: lei, non Pulcinella, ha autorizzato Pontone a vendere l’immobile per la risibile cifra di 300.000 ad una off-shore di Santa Lucia consigliatale, guarda un po’, da suo cognato. E poichè lei è tutt’altro che uno sprovveduto, sapeva benissimo che con quei soldi ci si compra sì e no un garage da quelle parti. Non ci venga ad infinocchiare sulla sua incredulità nello scoprire che il mariuolo suo cognato ci viveva, anche perché, caro presidente, che lei fosse al corrente di tutta la vicenda è limpido come un cielo di maggio: è la sua compagna ad aver gestito la ristrutturazione e l’acquisto dei mobili per quell’appartamento, voi tutti Tullianos siete stati visti piu volte e da piu persone in quel di Montecarlo. Lei non è stato raggirato da nessuno. In caso è stato lei ad aver raggirato il suo partito ed i suoi elettori. Semplicemente ha ritenuto di essere un intoccabile e di potersi permettere di fare quel che vuole, anche di regalare un bene del partito alla sua famiglia acquisita di immobiliaristi. E continua a fare quel che vuole visto che a dimettersi non ci pensa proprio nonostante sia stato messo nero su bianco dal governo caraibico che suo cognato, la sua famiglia cioè, è proprietaria dell’immobile.

Il fatto che il giudice non indaghi, non cambia di una virgola la vicenda. Pensa che qualcuno si stupisca ancora in Italia nell’accorgersi che la magistratura fa quel che vuole? Non ha visto cosa han fatto a quelli del Giornale? E’ bastata una telefonata per autorizzare persino perquisizioni corporali. Nel caso vostro nemmeno le dichiarazioni di un ministro smuovono nulla. Evidente che la magistratura sia impegnata a fare altro in questo paese ma non di certo a svolgere quel ruolo di terzietà stabilito dalla costituzione.

Seguita poi lo spergiuro:
(…)anche per sapere se sono state favorite alcune azioni di informazione, come ad esempio il via vai di faccendieri.
Ah perche questo eventualmente cambierebbe la situazione? Renderebbe la compravendita piu pulita? Restiamo sui fatti Presidente, faccendieri o meno, Lei e la sua famiglia vi siete insaccocciati circa un milioncino di euro stante il valore di mercato dell’immobile. e questo indipendentemente da Lavitola o chi per lui.

“Ma il tempo è sempre galantuomo e io non strillo quando qualcuno indaga, a differenza di altri. Sono da 30 anni in Parlamento e non sono mai stato sfiorato dal più piccolo sospetto, nè mai indagato. Mi hanno radiografato ed è stato auspicato per me il ‘metodo Boffo’. Ma la verità è che questa vicenda assume toni da comicità involontaria: invece di vedere le tante travi negli occhi, si è andati a vedere la pagliuzza nell’occhio…”

Infatti Lei presidente non strilla, Lei non parla proprio, Lei si fa beffe di tutti i cittadini che dall’alto di quello scranno rappresenta nella consapevolezza che la magistratura la lascerà in pace. Lei in questo momento è un utile idiota e pertanto, in questo paese gestito dalle procure, un intoccabile.

E si è vero, l’hanno radiografato e la diagnosi è impietosa. Se ne accorgerà non appena al popolo sovrano sarà restituito il diritto ad esprimere la propria preferenza su una scheda elettorale. Il popolo, che lei dimostra di disgustare, le travi negli occhi non le ha, non è come certa magistraglia.

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