San Gianfranco Martire |
L’Italia, un paese di santi, poeti e navigatori. Già di santi, proprio di santi…
Flavia Perina era una tipa tosta una volta. Una che se c’era da menar le mani contro i compagni per difendere i propri ideali non si tirava indietro. O almeno, i suoi biografi cosi dicono. Poi, come spesso capita, gli anni passano, ci si imborghesisce, quattro soldi in banca si mettono da parte e si finisce a volte,
purtroppo, col rinnegare persino se stessi e la propria storia. Eh si, perche a leggere quel che scrive la Perina ultimamente viene la nausea. Sembra di leggere Curzio Maltese: stessa logorrea, stessa ossessione, medesima ipocrisia.
Ecco cosa afferma la Flavia-più-bella-che-intelligente-Perina, fulminata anche lei sulla via della Scrofa, parlando di Fini nel suo blog radical-chic ospitato sulle pagine de ilPost, newsmagazine che ammicca a sinistra, del bravo Luca Sofri:
Di questi tempi si consegnano i Nobel, credo che l’inventore dell’Alka Seltz lo meriti honoris causa, senza la sua pozione miracolasa l’acidità di stomaco prodotto da queste marchette avariate sarebbe letale.
Dopo essermi slurpato i Vangeli apocrifi della Perina mi capita poi di leggere i sondaggi apocrifi diMannheimer. Devo dire che gli italiani non finiscono mai di stupirmi, siamo realmente un popolo di fantasisti (e non necessariamente questo è un aspetto positivo). Infatti in questa straordinaria terra c’è persino chi, questa gente qua, i futuristi cioé, la darebbe al 7%. Cioè per alcuni sondaggisti (etilici) esiste un 7% di elettorato dirincoglioniti che si beve tutte ma proprio tutte le cazzate della Fini & Co. Spa, disposti a votare gente che da mesi prende in giro la nazione intera senza alcun pudore, per difendere l’indifendibile. Ora, che i rincoglioniti in Italia esistano ci sta ed è fisiologico. Ma che le vette di alzheimer della Perina siano condivise addirittura dal 7% dell’elettorato è una balla che meriterebbe ben altri spazi: la prima pagina della Pravda di qualche lustro fa ad esempio.
Da un po di tempo la mia mente viene attraversata da un ricordo ricorrente sempre piu sbiadito: che una volta a destra c’era gente seria. Poca, ma seria.
purtroppo, col rinnegare persino se stessi e la propria storia. Eh si, perche a leggere quel che scrive la Perina ultimamente viene la nausea. Sembra di leggere Curzio Maltese: stessa logorrea, stessa ossessione, medesima ipocrisia.
Ecco cosa afferma la Flavia-più-bella-che-intelligente-Perina, fulminata anche lei sulla via della Scrofa, parlando di Fini nel suo blog radical-chic ospitato sulle pagine de ilPost, newsmagazine che ammicca a sinistra, del bravo Luca Sofri:
L’idea che un leader chiuda una vicenda privata che lo ossessiona da due mesi dicendo banalmente la verità senza costruzione o sovrastruttura, senza melodramma e senza curarsi del colore delle tende, suona strana. La verità, da noi, è comunque costruzione mediatica: serve il cerone, la calza sulla telecamera, il ritocchino all’affresco sullo sfondo, e poi bisogna sembrare sempre in palla, “machi”, soprattutto quando c’è qualche milione di persone – potenziali elettori – attaccato alla rete.Ha scritto proprio cosi, “dicendo banalmente la verità”, non avete letto male. Le prove? Non servono. La sua è fede, sottomissione al dogma, contemplazione estatica del caro leader, entità ultraterrena ed infallibile, dispensatore di bene e di verità: San Gianfranco Martire (e Maddalena Tulliani). Roba da Corea del Nord insomma, ritratto agiografico da Santa Inquisizione capitolina. Tutte le prove che sino ad ora son state prodotte e confermate e che sputtanano il Presidente al di la di ogni ragionevole dubbio, da quelle parti non contano.Gianfranco ha detto la verità, non serve aggiungere altro.
Di questi tempi si consegnano i Nobel, credo che l’inventore dell’Alka Seltz lo meriti honoris causa, senza la sua pozione miracolasa l’acidità di stomaco prodotto da queste marchette avariate sarebbe letale.
Dopo essermi slurpato i Vangeli apocrifi della Perina mi capita poi di leggere i sondaggi apocrifi diMannheimer. Devo dire che gli italiani non finiscono mai di stupirmi, siamo realmente un popolo di fantasisti (e non necessariamente questo è un aspetto positivo). Infatti in questa straordinaria terra c’è persino chi, questa gente qua, i futuristi cioé, la darebbe al 7%. Cioè per alcuni sondaggisti (etilici) esiste un 7% di elettorato dirincoglioniti che si beve tutte ma proprio tutte le cazzate della Fini & Co. Spa, disposti a votare gente che da mesi prende in giro la nazione intera senza alcun pudore, per difendere l’indifendibile. Ora, che i rincoglioniti in Italia esistano ci sta ed è fisiologico. Ma che le vette di alzheimer della Perina siano condivise addirittura dal 7% dell’elettorato è una balla che meriterebbe ben altri spazi: la prima pagina della Pravda di qualche lustro fa ad esempio.
Da un po di tempo la mia mente viene attraversata da un ricordo ricorrente sempre piu sbiadito: che una volta a destra c’era gente seria. Poca, ma seria.
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