giovedì 10 novembre 2011

PENSIERI DI FINE LEGISLATURA

Berlusconi ha comunicato la sua intenzione di dimettersi, le borse hanno stappato Don Perignon d’annata e poi sono crollate. I BTP italiani nelle prossime settimane verranno stampati in triplo velo dalla Scottex. Forse la credibiltà non dipende, come tutti indistintamente ci vogliono far credere dall’esistenza del cavaliere ma dalla nostra innata incapacità di comportarci da persone serie.

Napolitano chiede risposte immediate dal Parlamento. Più immediato del decreto l’ordinamento non prevede nulla. Peccato che sul decreto sia stato posto il veto. Probabilmente lo spread non avrebbe toccato i picchi stratosferici odierni e ci saremmo risparmiati la filippica della donna più inutile del mondo da Vespa: Rosy Bindi.

Sempre da Vespa sono andate in onda le prove del sequel “Tutti insieme appassionatamente... ma anche no”. Prevedo che se gli speculatori in giro per il mondo hanno uno pelo sullo stomaco spesso cosi e guardano la Rai, domani tiriamo giù la saracinesca senza il bisogno di aprire la borsa di Milano.

Porta a Porta è stata interessante anche da un punto di vista aritmetico. Ho contato 3 partiti nel CDX, 4 nel terzo polo, 7 nel CSX. Bene che ci va alle prossime elezioni ci ritroviamo ad inizio legislatura 14 partiti che, causa malpancismo, paraculismo, mettinculismo, responsabilmente ed in applicazione dell’art. 67 (se non erro) si moltiplicheranno come conigli.

Questo martoriato paese è nutrito artificialmente dal 1994 a pane ed antiberlusconismo. Viviamo da diciassetti anni in stato di assedio. Ora che il Berlusconismo sta volgendo, purtroppo o per fortuna al termine, non possiamo non confermare che chi in questi anni ha paventato la fine del mondo ora è nudo. E non sa né che cazzo fare, né che cazzo dire. La speculazione, in compenso, dimostra di apprezzare.

Un governo, ancorché imperfetto, democraticamente eletto sta per essere defenestrato.  Il  popolo in Italia non è sovrano, le banche han deciso chi, come, quando deve comandare. Tenetevi pronti: in nome della salvezza della nazione ci rapineranno i conti correnti, ci imporranno la patrimoniale, rimetteranno l’ICI, ci berranno il sangue, svenderanno il paese. Ed io non potrò nemmeno sapere chi mandare affanculo.

Una parte del parlamento, o meglio una larga parte di esso, vigliacchi, schifosi e codardi ha svenduto questo Paese, il mio Paese, la mia Patria, il mio Governo democraticamente eletto da cittadini senza diritti a speculatori, Merkel e Sarkozy, giornali e televisioni straniere plaudendo al massacro dell’Italia per una poltrona in Parlamento, per l'indennità e la pensione da parlamentare, per dare un senso alla propria vita di segretario di partito perdente e fallito. Che Dio vi perdoni. Io proprio no.

Silvio Berlusconi, ci hai provato, spero che continuerai a farlo. Io, per quel poco che può valere, ci sarò.

Viva l’Italia (quella vera, quella dell'anima).

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