Gianfranco Fini nei panni del moralista è ormai meno credibile di Cicciolina che riscopre il valore della verginità. Sentite cosa ha affermato pure oggi il Presidente della Camera (con vista) ad una cena FLI.
"Mi ero ripromesso di non polemizzare perche' quello che c'e' sui giornali basta e avanza, ma e' drammatica finzione o realta' se nello stesso momento in cui si parla di meritocrazia, in cui si dice scegliamo i ragazzi piu' bravi, si dice che chi vale alla fine ottiene si garantisce l'elezione nel listino bloccato a chi non sembra che abbia grandi meriti se non una certa presenza fisica e una certa predisposizione a fare cose che non hanno nulla a che spartire con la politica. Tacere di fronte a questo scempio in qualche modo significa essere corresponsabili".
Discorso ineccepibile se uscisse dalla bocca di un qualunque individuo dotato di dignità e buon senso.
La domanda pero, Carissimo Presidente, nasce spontanea. Premesso ed appurato che Giancarlo Tulliani non ha due belle tette né cosce chilometriche e che sua suocera ha il sex appeal di Rosy Bindi, ci rispiega cortesemente il significato di meritocrazia al netto della Ferrari, dei contratti rai e dell'appartamento? Magari anche con dei disegnini che qui siam duri di comprendonio quando è Lei a farci la morale.
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